lunedì 23 ottobre 2006

L'oggi e Chesterton

E' tanto lontano dall'oggi questo passaggio di Chesterton?
E' tanto distante l'oggi, fatto di referendum su leggi quaranta, di disquisizioni sulla personalità dell'embrione, di eutanasie, di pacs e robaccia varia?
Chesterton aveva visto tutto. Proprio tutto. Ma lui aveva gli anticorpi. E noi?

La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo. Sarà una posizione ragionevole negare le pietre della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle. E una tesi razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli. Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l'incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l'erba e i cieli impossibili con uno strano coraggio. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto".

G. K. Chesterton, Eretici, 1905

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