mercoledì 19 dicembre 2007

Chesterton in altre parole - 4


Visto che Andrea Monda l'ha citato (e lo ringraziamo, perché la citazione è calzantissima!), vi presentiamo nella rubrica Chesterton in altre parole la citazione dello scrittore Mircea Eliade.
E' vera ed interpreta bene il gigantesco vuoto lasciato da Chesterton.
Non mancano i pensatori cattolici (anzi...), mancano uomini come Gilbert in grado di distruggere, seppellire con l'allegria, la positività tutta e solo cattolica ed una sana e bonaria risata la tremenda stupidità imperante mascherata da conoscenza. E tirare fuori dalle ceneri di tale stupidità l'omino che ne era stato sepolto.
Ma perché, non è profondamente vero quello che è scritto qui sotto?

“La letteratura inglese ha perso il più importante saggista contemporaneo, e il mondo cristiano uno dei suoi più preziosi apologeti. L’Inghilterra è più triste e smarrita dopo la scomparsa di G.K. Chesterton. Le eresie moderne potranno diffondersi liberamente. Non ci sarà più la penna pungente di G. K. C. ad aspettarle. Non troveranno più l’avversario inarrivabile nella controversia, la sua sana intelligenza e il suo disarmante ottimismo. The Laughingh philosopher è stato chiamato. Il filosofo che ride. Ride perché è sfuggito al marchio della stupidità pretenziosa, perché ha smascherato l’immane stoltezza e l’insincerità che si celano dietro le eresie e le filosofie popolari. Ma ride al tempo stesso perché la vita è un romanzo sentimentale, perché il miracolo si compie senza sosta attorno a noi, perché la salvezza è certa”.

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