venerdì 23 maggio 2008

Chesterton in altre parole - 15

"Fleet Street (la via dei maggiori giornali londinesi, ndr) era casa sua, ma il trono lo aveva nelle trattorie e nei pub dickensiani, alcuni dei quali sono sopravvissuti anche alle incursioni aeree tedesche. Se ne stava seduto lì, nell'immensità del suo corpo, a chiacchierare, a gorgoliare umorismo, come se quest'ultimo gli provenisse da una combustione interna. E mentre spandeva intorno i fiori della sua fantasia, emetteva brevi grugniti di autentico piacere".



(R. Church, G. K. Chesterton, in British Authors. A Twentieth Century Gallery, Londra, Longmans, 1943).

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