giovedì 22 maggio 2008

Il parroco di Baghdad sequestrato nel 2006 racconta il suo mese in catene


Dal settimanale Tempi prendiamo questa interessante testimonianza di padre Saad Sirop Hanna, ex parroco 36enne di San Giacomo a Dora, Baghdad, nell'articolo di Rodolfo Casadei.

Eccone le prime righe:

"Rumore di armi automatiche che vengono assemblate e di otturatori metallici che scattano. Il bagagliaio della Mercedes si apre e l’ostaggio, legato mani e piedi e bendato, viene sollevato e lasciato cadere a terra come un sacco. «Questo qui diventerà musulmano», esclama la voce beffarda di quello che sembra essere il capo dei sequestratori. «Ehi, tu!», si rivolge all’uomo a terra. «È vero che diventerai musulmano?». La voce dell’ostaggio è insieme impaurita e ostinata: «No, non diventerò musulmano». «Bada, prete. Non farmi arrabbiare. L’islam è la vera religione e tu diventerai musulmano!». «No! La vera religione è il cristianesimo, e io resterò cristiano!». «Vedremo», taglia corto l’uomo, un po’ sorpreso dalla reazione. Con modi bruschi l’ostaggio viene spinto verso il luogo (uno spiazzo fra le palme a due ore da Baghdad) dove trascorrerà la maggior parte della sua cattività. Sarà rilasciato dopo 28 giorni. Un po’ denutrito. Un po’ indolenzito per le razioni di botte prese. Ma ancora cristiano, come quando era arrivato".

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