giovedì 25 settembre 2008

La presa di posizione sul "fine vita" del Card. Angelo Bagnasco.

Cari amici,
domani cercheremo di rendervi conto della discussione in atto ormai da diversi giorni (ma già venuta allo scoperto lo scorso agosto dopo le dimissioni di Lucetta Scaraffia e Adriano Pessina da Scienza e Vita a seguito di prese di posizione sulla medesima questione trattata giorni fa in CEI dal Cardinal bagnasco) dopo il discorso del Card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, sul tema del "fine vita", di grande attualità dopo il caso di Eluana Englaro, della sentenza della Corte di Cassazione e dell'ordinanza della Corte d'Appello di Milano (di cui tempo fa abbiamo dato ampio conto).

La questione è più complessa di quello che sembra, e cammin facendo chi ha seguito sempre questo blog se ne sarà accorto. Dietro non c'è una semplice contrapposizione tra laicisti e cattolici, ma il modo migliore di procedere in un paese ormai abbastanza intristito dalla dittatura del desiderio e del relativismo etico.

Quando ci fu il referendum sulla legge 40 si discusse molto sul modus procedendi per bloccare le forze della cultura di morte.

Quando ci fu il Family Day si discusse se fosse opportuno dare una prova "numerica" dopo i tentativi di pacs, dico e cose varie (e oggi qualche buontempone che non aveva di meglio da fare scappa nuovamente fuori con i didore... ma insomma...).

Discuteremo anche stavolta, sperando di non farci del male e che non si faccia del male l'Italia.

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