mercoledì 20 maggio 2009

Molte molte segnalazioni! Articoli, conferenze, spettacoli, letture...


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Cari amici della SCI,
sperando di fare cosa utile e gradita, vi segnalo un altro articolo su GKC apparso sul sito statunitense insidecatholic. In questo articolo ("Laughing with Chesterton") l'autore, il reverendo Dwight Longenecker prova a spiegare in maniera critica la bellezza e la complessità dello stile di Chesterton.
Saluti chestertoniani,
Andrea Carbonari

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Con
molto piacere Vi invito ad uno strano spettacolo che segna il mio esordio alla regia teatrale. "Regia" ovviamente è una parola grossa, ma sta di fatto che il 25 e 26 maggio metterò in scena con i miei studenti il testo di Cormac McCarthy "Sunset Limited". Leggendo sotto potrete capire perchè tengo molto a questa "avventura" di cui intanto Vi segnalo i dati essenziali:

Lunedì 25 e Martedì 26 maggio, ore 20,30 Teatro Lo Spazio
via Locri 42 (traversa di via Sannio, dietro p.zza S.Giovanni), costo biglietto 8 euro. Vi saluto, a presto!

Andrea Monda


Sunset Limited – lo spettacolo

A settembre del 2008, cominciando l’anno scolastico presso il Liceo Classico “Pilo Albertelli”, ho voluto fare un esperimento: far leggere in classe dai miei studenti, ad alta voce, il testo dell’ultimo romanzo dello scrittore texano Cormac McCarthy.
E’ un testo duro, scarno, breve ma intenso, profondo che si interroga e interpella lo studente sulle questioni “ultime”: la fede in Dio, in Cristo, la vita dopo la morte, la pietà, il senso della vita…
Una sorta di “disputa medioevale” tra due personaggi anonimi, indicati dall’autore col “nome” di Bianco e Nero, un match di pugilato in cui non si risparmiano colpi feroci e sorprendenti.
Ma la sorpresa più grande è stata la mia, quando ho visto che in tutte le classi in cui avevo fatto l’esperimento si era messo in moto l’entusiasmo dei ragazzi, al punto che è nata insieme l’idea di mettere in scena questo strano romanzo scritto sotto forma di dialogo teatrale.
Ed ecco qui il risultato finale: 15 ragazzi (da qui il nome della Compagnia, “Quindici Uomini”) di diverse classi che per mesi hanno lavorato insieme, con entusiasmo e spirito di abnegazione (tra i mille impegni propri delle ultime classi di liceo) e hanno realizzato questo spettacolo che state per vedere. Dieci di loro sono gli “attori”: infatti la parte dei due unici protagonisti (il Bianco e il Nero) è stata suddivisa e assegnata in dieci “blocchi”. Cinque altri ragazzi sono stati di grande aiuto, in qualità di “factotum” (dalla scenografia ai costumi, dalla pubblicità alle questioni economiche..).
Ne è uscito fuori uno spettacolo che è difficile da definirsi, a metà tra il reading poetico e il dramma teatrale, realizzato grazie alla passione con cui i ragazzi hanno affrontato la difficile impresa.
La mia “regia” da questo punto di vista è stata “minimalista”, tesa più a togliere che a inserire, lasciando il più ampio spazio ai ragazzi. Se lo spettacolo risulterà scarno, consideratelo come un effetto voluto, in obbedienza al testo originario che è stato ritoccato solo in minima parte.
In conclusione posso dire semplicemente (forse egoisticamente) questo: la mia soddisfazione l’ho già raggiunta nel “farsi” di questo piccolo progetto. Una soddisfazione grande… che spero raggiungerà anche lo spettatore.


Andrea Monda, professore di religione cattolica
Roma, maggio 2009

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