giovedì 18 giugno 2009

Spade s'incroceranno - da Avvenire di oggi.

Da Avvenire di oggi

Ciangherotti: «Danno fastidio le nostre recenti denunce sull’utilizzo dei soldi pubblici»
Albenga, sede Cav colpita dai vandali
Il presidente: «Non ci faranno tacere»

DA MILANO PAOLO FERRARIO
« Vogliono farci tacere. Non ci riusciranno». È ancora scosso per l’accaduto, ma non pensa assolu tamente di mollare, il presidente del Centro di aiuto alla vita di Albenga ( Savona), Eraldo Ciangherotti. L’altra notte, sconosciuti sono penetrati nel cortile del Centro e hanno danneggiato la culla per la vita che dà sulla strada, imbrattando la sede. Un atto vandalico che Ciangherotti collega alle recenti denunce del Cav ingauno sulla gestione dei soldi in città. In partico lare, Ciangherotti fa riferimento al le ingenti risorse destinate alla cura degli animali. « Abbiamo scoperto – riferisce il presidente del Cav – che il Comune di Albenga vuole riservare ai cani trenta metri di spiaggia, mentre ha già stanziato oltre 55mila euro per il monitoraggio dei piccioni e per il canile municipale. Non abbiamo nulla contro gli animali, ma, visto che in questi anni l’ammini strazione non ha dato un solo euro al nostro Centro, chiediamo se non sia il caso di considerare le donne incinte e gli anziani soli al meno sullo stesso piano di piccioni e cani». Detto fatto. Ciangherotti si è recato in Comune chiedendo di visio nare il bilancio e scoprendo, per e sempio, una postazione di 25mila euro per sponsorizzare il diziona rio del dialetto di Albenga e una di 14mila euro per la promozione di libri.
«Anche queste spese – aggiunge il battagliero presidente del Cav ingauno – ci sembrano meno urgenti della promozione della vita e del la cura degli anziani. Sembra, in fatti, che quest’anno, per rispar miare, il Comune non abbia più in tenzione di promuovere la tradi­zionale gita di un giorno per gli an ziani indigenti». Queste denunce hanno fatto rumore in città e sui giornali locali so no apparsi titoli come “ Vogliono tagliare la luce ai cani”. Tanto, evi dentemente, è bastato a qualcuno per agire contro il Cav ingauno. «È la prima volta che colpiscono la no stra sede – conferma Ciangherotti – e crediamo che dietro a questi vandali ci sia o qualche movimen to animalista estremo, a cui evi dentemente non sono piaciute le nostre prese di posizione sugli in vestimenti del Comune, oppure qualche personaggio a cui non è andata giù la nostra inchiesta sul l’uso dei fondi. In ogni caso, questi signori sappiamo che non ci fanno paura e non ci fermeranno. In città – prosegue il presidente del Cav di Albenga – si è diffuso un clima di di lagante omertà. Noi non ci stiamo. Non accettiamo questo modo di gestire la cosa pubblica. Andremo avanti a denunciare, perchè non possiamo abbandonare le persone che, fiduciose, si sono rivolte a noi. Non ci fermeremo ma temiamo per la nostra incolumità. Soprattutto per quella delle nostre volontarie, giovani e appassionate ragazze che si dedicano alle attività del Centro». Per questa ragione, Ciangherotti si è subito rivolto alle forze dell’ordi ne, chiedendo protezione almeno nelle ore di apertura e chiusura del Centro. «Non possiamo accettare che delle donne indifese, che de dicano il loro tempo libero ad aiu tare altre donne in difficoltà – aggiunge il presidente del Cav ingauno – paghino di persona o corrano dei rischi. Chi ha commesso diret tamente questo crimine deve ver gognarsi, ma ancor di più dovreb be vergognarsi chi ha istigato que sti delinquenti».
Il cruccio di Ciangherotti non sono però i muri imbrattati e le finestre sfondate. Il presidente del Cav è di spiaciuto per i danni arrecati alla culla per la vita, che sarà fuori uso per qualche giorno. « Ci abbiamo investito 7mila euro – conclude Ciangherotti – e adesso dovremo spendere altri soldi per sistemarla. È un fatto molto grave perchè si colpisce un simbolo di speranza per tutta la città, un segno di at tenzione alla vita, anche quella pic cola e indifesa di bambini appena nati».
Intanto, in serata è giunta al Cav ingauno la solidarietà del presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione. «L’aggressione – ha detto – è segno del degrado morale cui si è giunti in certe realtà, che mal sopportano persino l’impegno personale e gratuito a difesa della vita».

Nessun commento: