giovedì 19 maggio 2011

Il resoconto ancora bollente della prima tappa del tour chestertoniano a cura di padre Antonio Spadaro

Padre Antonio Spadaro, valente scrittore e giornalista, superiore della comunità dei Gesuiti della Civiltà Cattolica di Roma ed organizzatore della tappa romana del tour di padre Boyd e amici, la sera stessa dell'incontro ci ha voluto comunicare questa riflessione che trovo una buona sintesi di ciò che è accaduto a Roma.

Col suo permesso la giro ai chestertoniani d'Italia e del mondo (perché questo piccolo blog riceve visite volute anche dall'estero con costanza).

"Cari amici,

non riesco ad andare a dormire senza inviarvi due righe di ringraziamento. Abbiamo vissuto un pomeriggio fantastico. Abbiamo creato insieme un evento davvero importante. Come ci siamo già detti Chesterton non è stato letto come un autore da analizzare, ma come l'autore vivo di un'opera viva e brulicante. Le vostre parole, quelle di ciascuno di voi, ognuno col proprio stile e il proprio temperamento, hanno plasmato un modo di stare insieme che lascia il segno nella mente e nel cuore. I nostri tre amici americani, ospiti della mia comunità per due giorni, erano fuori di sé per la gioia. 

Anche la struttura dell'incontro è stata una sfida. Siamo stati insieme 5 ore di fila con 14 relatori distribuiti in un seminario e una tavola rotonda senza soluzione di continuità. Non è concepibile che a Roma 150 persone si ritrovino alle 3 del pomeriggio per un convegno! Alla fine siamo stati più di 200. E' stata una sfida. Lo dico anche a livello personale. Ho molto creduto in questo evento ma certo non avevo alcuna certezza sul suo esito, nonostante l'impegno profuso nella pubblicizzazione via passaparola, inviti, twitter, facebook. La Civiltà Cattolica ha messo da parte sua il suo nome e la sua macchina organizzativa con inviti e comunicazioni. E così ha fatto l'associazione BombaCarta. E tuttavia con Andrea alle 14.30 ci siamo chiesti: "ma verrà qualcuno?". E poi la valanga...

L'effetto più bello? Non saprei. Probabilmente il fatto che gente che si conosceva solo via mail o facebook o telefono o altro ha potuto abbracciarsi e sorridersi dal vivo per la prima volta. Abbiamo costruito una rete, forse, capace di dare altri frutti, maybe. Il pubblico ha percepito questo clima così intenso.

Personalmente vi sono grato per la generosità che avete espresso arrivando qui da varie città, assumendovi spese, impegno, tempo da impiegare. Grazie dunque a ciascuno di voi.

(...) Nessuno in questa impresa si lascia vincere in generosità, pare!

Un abbraccio nella speranza di avere presto notizie da voi! Ancora una volta, di cuore, grazie!

Antonio Spadaro".


Nessun commento: