martedì 22 novembre 2011

Un aforisma al giorno (attualissimo! Aveva visto tutto!) - Chesterton è attuale - Più di così si muore!

Cari Amici,

se ci fosse ancora qualcuno portato a pensare ad un certo sradicamento di Chesterton dalla realtà e ad una sua non attualità, lo preghiamo di pentirsi dopo la lettura del brano che segue, tratto da What I saw in America, che è stato pubblicato con il titolo Quello che ho visto in America da Lindau e tradotto dalla nostra carissima e bravissima Annalisa Teggi.

Tutte le persone in buona fede e debitamente informate su Chesterton sanno che egli non amava il capitalismo allo stesso modo in cui non amava il socialismo (et - et). Sull'America ebbe molto a che dire, pur avendo simpatia per chi gli accordava un grande e sincero affetto.

Chesterton in questo brano si riferisce al Presidente americano Andrew Jackson che nel 1828 pose il veto alla legge che rinnovava lo statuto della Banca centrale americana. Dovremmo prendere esempio da GKC e non applaudire alla cieca e per partito preso. Chesterton ha moltissimo da dire su come stiano andando la politica e l'economia e non è detto che si debba morire comunisti o capitalisti.

Scusate i caratteri cubitali, ma ci volevano.
"Ma nel caso di Andrew Jackson c'era un motivo per cui avvertii uno speciale senso di isolamento individuale; perché credo che siano davvero pochi gli inglesi, ancor meno degli americani, che si rendono conto che l'energia di quel grande uomo fu principalmente indirizzata a preservarci dal vero male che oggigiorno distrugge le nazioni. Egli s'impegnò a tagliare la testa, come impugnando la spada della semplicità, al nuovo gigante senza nome della finanza; e deve aver compreso, come in un bagliore improvviso, che il popolo era con lui, perché tutti i politici erano contro di lui. La fine della battaglia non è ancora arrivata; ma se la banca è più forte della spada o dello scettro della sovranità popolare, la fine sarà la fine della democrazia. Essa dovrà scegliere se accettare un dittatore riconosciuto o accettare dettami che non osa riconoscere. Il processo sarà cominciato dando potere alla gente e rifiutando di dar loro i loro titoli; e finirà dando potere a quella gente che si rifiuta di dirci il suo nome".

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