giovedì 6 settembre 2012

Un aforisma al giorno (grazie a Michael Ffinch e a Padre Brunelli)



Padre Roberto Brunelli, nome di battaglia padre Brownelli (tra chestertoniani ci diamo sempre dei veri nomi di battaglia che abbiano qualcosa a che fare con GKC: per esempio Alessandro Gnocchi è Giovedì, perché Giovedì... Gnocchi! Annalisa Teggi è Il Cavallo Bianco per ovvi motivi, Sabina Nicolini è per temperamento e per aver tradotto "La Nonna del drago ed altre serissime storie" La Nipote del Drago...), si è fissato sul Ffinch, ossia la biografia redatta da Michael Ffinch sul nostro GKC e che le edizioni San Paolo pubblicarono in italiano oltre venti anni fa.
Ogni tanto ne tira fuori un pezzetto su Facebook, ma noi preferiamo diffonderle da qui, a disposizione anche dei non-facebook.
Siccome sono passi che meritano e che spesso non sono parte di scritti strutturati (sono battute riferite da testimoni, lettere alla moglie, agli amici, e altre cose del genere), ringraziamo padre Brunelli che le mette per iscritto e ve le mettiamo a disposizione.
Il giorno in cui qualcuno avrà la pazienza di tradurre i due volumi della biografia di Maisie Ward (Gilbert Keith Chesterton e Return to Chesterton, Sheed and Ward, 1944 e 1952) la più accreditata per numero di notizie, accuratezza e così via), ce lo faccia sapere.
Altrettanto dicasi per la biografia di padre Ian Ker (Gilbert Keith Chesterton - A biography, Oxford Press, 2011) una sorta di summa di tutte le biografie), e per il bel libro di William Oddie (The Romance of Orthodoxy - The making of GKC, 1874 - 1909, Oxford Press, 2010).


"Se voleste dissuadere un uomo dal bere il suo decimo bicchie­re di whisky, voi gli battereste la mano sulla spalla dicendogli: «Sii uomo!». Ma nessuno che volesse dissuadere un coccodril­lo dal divorare il suo decimo esploratore gli batterebbe la mano sulla spalla dicendogli: «Sii coccodrillo!». Infatti non abbia­mo alcuna idea di un coccodrillo perfetto né alcuna allegoria di una balena cacciata da un Eden balenesco".

Gilbert Keith Chesterton, 
tratto da Michael Ffinch, Gilbert Keith Chesterton, edizioni San Paolo, 1990 p. 162

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